I Dialoghi di Trani Incontro con Rossella Chigi
Educare alla sessualità e al genere: un incontro per riconoscere, rispettare e includere.
“Educare alla sessualità e al genere significa imparare a riconoscere la complessità e la bellezza delle differenze che ci rendono umani”. Con questa frase si è aperto l’incontro “Essere umani, essere diversi. Corpi, identità e rispetto nelle relazioni”, tenuto dalla docente Rossella Chigi il 25 settembre, nell’ambito degli Incontri Treccani, presso Palazzo San Giorgio a Trani.
L’evento si è svolto grazie alla disponibilità del Dirigente scolastico Prof. Roberto Diana ed ha coinvolto con entusiasmo gli studenti delle classi 5ªA, 5ªE ITES accompagnate dalle docenti Emanuela Centofanti e Loreta Gagliardi.
La professoressa Chigi, con competenza e sensibilità, ha guidato un percorso centrato sul rapporto tra sessualità, genere, emozioni e relazioni, offrendo spunti di riflessione profondi e concreti. Ha posto l'accento sull'importanza di superare stereotipi, discriminazioni e paure, costruendo insieme spazi sicuri di ascolto e confronto.
Il clima dell’incontro è stato partecipato e rispettoso. I ragazzi, affiancati dai loro docenti, hanno posto domande, espresso opinioni e condiviso vissuti, dimostrando quanto abbiano bisogno e desiderio di spazi dove poter parlare di corpi, emozioni, desideri e identità in modo libero, non giudicante e scientificamente corretto.
Uno dei messaggi più incisivi ha sottolineato come una educazione alla sessualità con un approccio di genere permette di lavorare sulle radici culturali della violenza di genere.
Attraverso esempi chiari, la docente ha aiutato i presenti a distinguere tra amore e possesso, passione e violenza, gelosia e controllo, ma soprattutto a riconoscere i modelli culturali che associano virilità a sopraffazione e femminilità a sottomissione, spesso all’origine della violenza relazionale.
“Se la scuola non parla di genere, di relazioni e sessualità, altre agenzie comunque lo faranno.”
Questo monito ha evidenziato quanto sia fondamentale che la scuola assuma un ruolo attivo e responsabile nell’educazione affettiva, per non lasciare il campo alla disinformazione diffusa da media e social. Gli studenti hanno accolto con interesse e maturità la proposta di una conversazione aperta su temi spesso considerati “delicati”, ma in realtà fondamentali per la crescita personale e sociale.
L’intervento della prof.ssa Chigi ha avuto il merito di coniugare il sapere accademico con la realtà quotidiana dei giovani, fornendo strumenti utili per sviluppare consapevolezza, rispetto reciproco e inclusione. Come è stato più volte ribadito: educare alla sessualità non significa trasgredire, ma riconoscere l’altro e sé stessi come persone intere e degne.
Un incontro che ha lasciato il segno e che conferma quanto la scuola, quando sceglie il coraggio del confronto e della parola, possa essere davvero un luogo di libertà, crescita e trasformazione.